Digital Copywriter. Pensa come un copy, agisci nel digitale
Digital Copywriter. Accostamento curioso, non è vero? Se c’è un titolo professionale, nell’intero mondo della comunicazione, capace di evocare vecchi fogli sgualciti e timbrati dai caffè, concerti sincopati di lettere meccaniche che martellano sulle fibre della carta, ingombranti dizionari che si disputano centimetri disponibili di scrivania con riviste, romanzi e manuali, quello è proprio il copywriter. Ma allora perché quell’aggettivo così incorporeo, così marcatamente contemporaneo? Su quale terreno possono mai incontrarsi le parole digital e copywriter?
È in questa domanda che risiede la chiave di lettura di questo volume. Con l’avvento del digitale si è andata delineando quella che possiamo descrivere come una vera e propria frattura, che ha contribuito ad annebbiare e intorbidire l’identità delle professione, dando adito a diversi fraintendimenti. Da un lato la parola copywriter indica ancora l’approccio tradizionale, maturato nelle agenzie di advertising, intriso di saperi e metodi che tendono a salvaguardare la capacità di trovare insight e sviluppare quella che David Ogilvy definiva una Big Idea, ovvero un concept utile a creare un ponte con gli interlocutori della committenza. Dall’altra il titolo di copywriter indica oggi, in un contesto più allargato, anche professionisti con una formazione, un’estrazione e una cultura che poco o nulla hanno a che vedere con i precedenti. Si tratta di specialisti come webwriter, content editor, storyteller, article writer, blogger, il cui lavoro quotidiano è meno orientato al pensiero creativo e più finalizzato alla tecnica della scrittura vera e propria, che deve essere affrontata rispettando le caratteristiche intrinseche dei singoli mezzi (per esempio i principi della Seo).
I perché di Digital Copywriter: 1. Favorire un dialogo laico tra professionisti e generazioni
Questo volume nasce con un’ambizione duplice. Il primo intento è favorire un dialogo tra le due anime che co-abitano oggi la stessa qualifica professionale, con l’augurio di arrivare a una sintesi che salvaguardi il meglio di entrambe. Ecco il perché del titolo Digital Copywriter, che possiamo intendere come una provvisoria, modesta, rivedibile proposta di rebranding per una professione che, mettendo a sistema la qualità di pensiero del copy e la competenza tecnica richiesta negli ambienti digitali potrà forse guardare al futuro, trovando in una cultura e in una tradizione condivise gli strumenti migliori per evitare l’obsolescenza a cui ogni nuova rivoluzione tecnologica sembra volerla condannare.
I perché di Digital Copywriter: 2. FORNIRE METODI E STRUMENTI PRATICI PER RISOLVERE BRIEF ATTRAVERSO QUALSIASI MEDIA E CANALE
Il secondo obiettivo è quello di fornire strumenti pratici, immediatamente spendibili nella quotidianità della professione. Nel piano dell’opera c’è quella che mi pare possa essere la vera peculiarità di questo libro: i materiali qui forniti supportano il copywriter di qualsiasi estrazione sia nella fase ideativa, fornendo proposte di percorsi utili a risolvere creativamente i brief della committenza, sia in quella della scrittura sui diversi media, in un confronto dialettico tra mezzi tradizionali e canali digitali: dalla pagina stampa al post di facebook, dallo spot al video per il web, dalle antiche bodycopy al moderno long writing.
Tra le molte persone che devo ringraziare per questo volume:
• Carlo Noseda, presidente di IAB Italia e ceo di M&C Saatchi;
• Marco Massarotto, cofondatore e partner di DOING;
• Valentina Maran, copywriter freelance e blogger;
• Massimo Guastini, executive creative director di Cookies e past president ADCI;
• Sergio Spaccavento, autore per cinema, tv e radio e direttore creativo esecutivo di Conversion;
• Daniela Montieri, copywriter freelance e fondatrice della community Unpostoalcopy
Un grazie speciale a Giuseppe Mazza, fondatore e direttore creativo esecutivo di Tita, ideatore ed editore di Bill Magazine, autore e molte altre cose ancora. Il suo spendersi ogni giorno per ricostruire uno storytelling del pubblicitario, quale professionista pienamente consapevole del proprio ruolo sociale, politico e culturale, è sempre di grande ispirazione. È per me un vero onore ospitare la sua prefazione in questo volume.
Trovi Digital Copywriter nelle principali librerie on e off line. Spero con tutto il cuore che possa esserti utile nel tuo lavoro quotidiano.
Puoi leggere di #DigitalCopywriter su Doppiozero, Ninjamarketing, Periscritto e B2Corporate.
Un libro prezioso e illuminante per chi, come me, vuole intraprendere la strada del copywriting nell’era digitale. Grazie!
Grazie Andrea. fa davvero piacere che questo volume possa essere d’aiuto a chi sta iniziando questa professione, così come a chi la svolge da molti anni e magari fatica un po’ a entrare in confidenza con le ultime evoluzioni digitali.